Il 26 maggio 2004 orde di agenti dell’FBI, dei servizi segreti e di altre forze di polizia fanno irruzione, armi alla mano, nelle abitazioni di sette persone, attiviste statunitensi, per arrestarle.
Nasce subito la campagna di solidarietà internazionale chiamata “Support the SHAC7″, il cui slogan “Support the SHAC7 …or you’ll be next” (supporta gli SHAC7 o sarai il prossimo) aveva perfettamente centrato il punto dell’importanza della solidarietà davanti all’incalzare della repressione.
John McGee verrà prosciolto prima di andare a processo, mentre due anni dopo sei persone, insieme a una terza entità definita come l’organizzazione “Stop Huntingdon Animal Cruelty USA”, vengono condannate secondo la controversa legge speciale Federal Animal Enterprise Protection Act (l’attuale “Animal Enterprise Terrorism Act (AETA)”), creata dal governo USA con l’unico scopo di reprimere il movimento eco-animalista.
Le accuse per le sei persone arrestate sono di “cospirazione”, per il semplice fatto di aver preso parte alla campagna internazionale SHAC e aver gestito il sito web che riportava le azioni, le mobilitazioni e la discussione sulle strategie da utilizzare contro HLS e le aziende ad esso affiliate. Per Jonas, Gazzola, Conroy e Harper, considerati/e “leaders” dell’organizzazione, vi sono anche ulteriori accuse di “stalking”. Kevin Jonas, Lauren Gazzola, Jacob Conroy, Darius Fullmer, Andrew Stepanian e Joshua Harper vengono quindi condannati/e a pene fra i tre e i sei anni, e a risarcire la somma di 1 milione di dollari.
Ad oggi sono finalmente fuori dal carcere.
La repressione in Gran Bretagna
Per mettere i bastoni fra le ruote alla campagna SHAC i legislatori decidono di inserire nel “Serious Organised Crime and Police Act” del 2005 reati specifici allo scopo di proteggere le aziende di sperimentazione animale, punendo qualunque azione o minaccia che impedisca gli affari di quelle aziende. La prima persona ad essere condannata con tale legge è Joseph Harris, ricercatore universitario antivivisezionista, condannato a 3 anni di carcere per danneggiamenti alle proprietà di aziende legate ad HLS.
Nel febbraio 2007, 21 sostenitori/e di SHAC sono condannati/e in tribunale per raccolta illegale di fondi che, secondo gli inquirenti, venivano destinati ad attività “criminali”. Un mese dopo, tre attivisti/e (Mark e Suzanne Taylor, Teresa Portwine) vengono incarcerati/e per intimidazione nei confronti di fornitori di HLS, ovvero per presidi ed entrate a sorpresa negli uffici, e condannati a pene dai 15 mesi ai 4 anni.
Nel dicembre 2006, Donald Currie viene condannato a 12 anni di carcere per possesso di esplosivi, e per azioni (quattro incendi e un tentato incendio) realizzate nei confronti di obiettivi legati ad HLS.
Il 1 maggio 2007, dopo una serie di perquisizioni in Inghilterra, Olanda e Belgio che coinvolgono oltre 700 poliziotti, 32 persone legate a SHAC vengono arrestate, tra cui Heather Nicholson, Gregg e Natasha Avery, tra le persone fondatrici della campagna in Gran Bretagna. Si tratta della cosiddetta “operazione Achilles”. Le accuse sono di “ricatto” per Gregg, Natasha e Heather, e “cospirazione a commettere ricatto” per gli altri e le altre, e fanno riferimento a 4 anni di campagna contro il laboratorio di vivisezione HLS, a proteste legali e ad azioni notturne avvenute contro clienti e fornitori di HLS.
Nel gennaio 2009, 7 delle 8 persone imputate coinvolte nel primo processo vengono ritenute colpevoli: il giudice decide la gravità della condanna a seconda di come vede posizionata ogni persona nella presunta gerarchia della campagna SHAC. Gregg e Natasha Avery patteggiano e ricevono 9 anni di carcere a testa, Heather Nicholson 11 anni, Gavin Medd Hall 8 anni, Daniel Wadham 5 anni, Daniel Amos patteggia 4 anni, Gerrah Selby 4 anni. Ad oggi sono fuori dal carcere ma, a seconda della durata della condanna totale, sotto sorveglianza speciale “on probation”.
Il 25 ottobre 2010 altre sei persone attiviste animaliste vengono condannate per la loro partecipazione alla campagna SHAC con accuse di “cospirazione per interferire con le relazioni contrattuali di un’organizzazione per la ricerca su animali” e “cospirazione finalizzata al ricatto”. Hanno patteggiato le seguenti pene: Alfie Fitzpatrick 1 anno con pena sospesa, Tom Harris 4 anni, Jason Mullen 3 anni, Nicola Tapping 1 anno e 3 mesi, Nicole Vosper 3 anni, Sarah Whitehead 6 anni. Ad oggi sono fuori dal carcere ma, a seconda della durata della condanna totale, sotto sorveglianza speciale “on probation”.
Nel 2012 altre tre persone legate alla campagna SHAC vengono condannate per il loro coinvolgimento in una serie di danneggiamenti contro quattro filiali della banca Barclays (finanziatore di HLS) avvenuti nel 2008, con l’accusa di “cospirazione per commettere danni criminali”. Uno di essi è Tom Harris, a cui viene aggiunto un anno alla pena che sta già scontando per la precedente inchiesta, portandola a 5 anni di carcere. Christopher Potter e Maria Neal vengono condannati/e a 12 mesi con pena sospesa e 120 ore di lavoro di comunità.
Il mattino del 6 luglio 2012 diverse squadre di polizia perquisiscono case ed uffici a Londra e ad Amsterdam (Olanda) arrestando tre persone con l’accusa di “cospirazione per commettere ricatto”. Le due persone ad Amsterdam sono state arrestate grazie ad un mandato di cattura Europeo, e dopo una settimana in carcere sono state rilasciate con strette restrizioni e private dei loro passaporti. Al momento sono in attesa di essere estradate in Gran Bretagna.
Debbie Vincent invece, la terza attivista arrestata a Londra ha già affrontato il processo nei primi mesi del 2014 ed è stata condannata a 6 anni di carcere per “cospirazione per commettere ricatto”. Quando è stata letta la sentenza il giudice ha precisato che pur essendo evidente il fatto che Debbie non abbia materialmente eseguito nessuna azione diretta, il solo fatto di essere parte della campagna e di aver lottato contro Huntingdon rappresenta prova del suo coinvolgimento nella cospirazione e giustifica la condanna.
E’ in corso una campagna di supporto relativa a questo caso, tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.blackmail3.org
Questo l’indirizzo per scrivere a Debbie in carcere :
Debbie Vincent – A5819DEHMP
Bronzefield -Woodthorpe Road
Ashford Middlesex TW15 3JZ
United Kingdom
Il 18 maggio 2012, in Inghilterra, quattro persone vengono arrestate, questa volta come conseguenza di una protesta presso un fornitore di HLS, con l’accusa di aver violato la legge SOCPA 145 e 146. Tutte venivano poi rilasciate con diverse restrizioni, come il divieto di partecipare a proteste e l’obbligo di dimora presso un indirizzo specifico. Il 17 Gennaio 2013, le stesse persone più altre due vengono arrestate con l’accusa di “cospirazione per commettere SOCPA 145 e 146”, impossibile non chiedersi come si faccia a cospirare per commettere un reato per il quale si è già accusati /e ed in attesa di processo. Queste accuse si riferiscono interamente ad episodi connessi alla campagna SHAC avvenuti tra l’ottobre 2011 ed il giugno 2012, per la maggior parte proteste alle quali una o più delle persone coinvolte avevano partecipato. Dopo essere state interrogate tutte le persone sono state rilasciate con restrizioni ed il divieto di comunicare tra loro.
Va menzionato il fatto che rispetto ad altri procedimenti repressivi contro attivisti /e di SHAC, in questo caso non esiste nessuna prova che metta in relazione le persone coinvolte ad azioni dirette o presunti “reati”, ed anche durante gli interrogatori la polizia ha fatto riferimento principalmente a proteste e presidi. In sintesi, la polizia britannica sta tentando di dimostrare che un gruppo di persone che si trovano a condividere uno o più momenti di piazza durante manifestazioni stia costituendo una “cospirazione criminale”, solo per il fatto di trovarsi nello stesso posto, allo stesso momento e con idee ipoteticamente affini.
Le 7 persone coinvolte in questo ultimo caso contro la campagna SHAC affronteranno un lungo processo che comincerà il 22 settembre 2014 e necessitano la nostra solidarietà.
E’ stato lanciato un sito di supporto dedicato, con tutte le informazioni necessarie: www.socpa7.org
Repression in the USA
On March 26th, hordes of armed agents from the FBI, the secret services and other police forces rushed into the homes of seven activists in order to arrest them. This case signed the beginning of the international solidarity campaign called support the SHAC7, whose slogan “support the SHAC7 …or you’ll be next” is a perfect example of the importance of solidarity in response to repression.
John McGee was acquitted before the trial but after two years six people, together with a third entity defined as “the organization Stop Huntingdon Animal Cruelty USA”, were still waiting to be sentenced following the controversial Federal Animal Enterprise Protection Act special law, the actual Animal Enterprise Terrorism Act (AETA), created by the US government with the goal of repressing the radical eco-animal liberation movement.
The charges of the six people arrested were for “conspiracy”, for simply having taken part to the international campaign SHAC and having managed the website reporting the actions, the mobilizations and the discussion about the strategies used against HLS and the companies affiliated with it. Jonas, Gazzola, Conroy and Harper, the so-called “leaders” of the organization were further accused of “stalking”. Kevin Jonas, Lauren Gazzola, Jacob Conroy, Darius Fullmer, Andrew Stepanian and Joshua Harper were then sentenced to penalties between three and six years and to an indemnity of 1 million dollars.
Today they all are finally out of prison.
Repression in UK
In order to disturb the SHAC Campaign, the law-makers decided to add to the “Serious Organized Crime and Police Act” of 2005 some specific crimes in order to protect companies working with animal experimentation by punishing any action or threat that endangered their businesses.
The first person sentenced to this law was Joseph Harris, a university researcher against vivisection. He was sentenced to 3 years in prison for damaging property of companies connected with HLS.
In February 2007 21 SHAC supporters were sentenced for illegal fund raising. The examining magistrate suspected this was to be designated to “criminal” activities.
One month later three activists (Mark and Suzanne Taylor and Teresa Portwine) were arrested for “intimidation against suppliers of HLS”,through demos and run-ins in the offices of these companies and they were sentenced with penalties between 15 months and 4 years in prison.
In December 2006 Donald Currie was sentenced to 12 years in jail for possession of explosive materials and for actions (4 fires and an attempt of fire) against targets connected with HLS.
On the 1st of may 2007, after a series of house searches in England, Holland and Belgium that involved over 700 cops, 32 people linked with SHAC were arrested, among them Heather Nicholson, Gregg and Natasha Avery (some of the founders of the campaign in Great Britain). This was part of “Operation Achilles”. The accusations were of “blackmail” for Natasha, Gregg and Heather and of “conspiracy in order to commit blackmail” for the others. These accusations referred to a 4 year campaign against HLS with legal protests and night actions against clients and suppliers of HLS.
In January 2009, 7 of the 8 people accused in the trial were found guilty: the judge decided the gravity of the sentence depending on his view of the position of the person in the presumed hierarchy of the SHAC Campaign. Gregg and Natasha Avery negotiated and were sentenced to 9 years each in jail, Heather Nicholson to 11 years, Gavin Medd Hall to 8 years, Daniel Wadham to 5 years, Daniel Amos negotiated to 4 years, Gerrah Selby received 4 years as well. Today they are all out of prison, but some of them still “on probation”, depending on the duration of the sentence.
The 25th October 2010 another six animal rights activists were sentenced for their participation in the SHAC Campaign with accusations of “conspiracy to interfere with the contractual relations of an organization for animal research” and “conspiracy in order to blackmail”. They negotiated the following sentences: Alfie Fitzpatrick to a suspended year in prison, Tom Harris 4 years, Jason Mullen 3 years, Nicola Tapping 1 year and 3 months, Nicole Vosper 3 years, Sarah Whitehead 6 years. Today they are all out of prison but, again, some of them are “on probation” depending on the duration of the sentence.
In the 2012 other three people linked with the SHAC Campaign were sentenced for their involvement in a series of damages against four branch offices of Barclay’s Bank (financier of HLS) which happened in 2008, with the accusation of “conspiracy in order commit criminal damage”. One of them is Tom Harris whom is added one year to the previous sentence that is doing for the previous trial bringing it to 5 years in jail. Christopher Potter and Maria Neal are sentenced to a suspended penalty of 12 months and to 120 hours of community work.
The “Blackmail 3” case: On the morning of July 6th 2012 many police squads searched houses and offices in London and Amsterdam (Holland) arresting 3 people with the accusation of “conspiracy in order to commit blackmail”. The two people arrested in Amsterdam were arrested thanks to an European arrest warrant and after a week in jail they were released with strict restrictions and without their passports. At the moment they are waiting to be extradited to England.
Debbie Vincent, the third activist arrested in London, already had to face her trial in the first months of 2014 and she’s been sentenced to 6 years in jail for “conspiracy to blackmail ”.
When the sentence has been read the judge stated that even though it was evident that Debbie was not in any way involved in any direct action, the simple fact of being part of the campaign and to fight against Huntingdon represents evidence of her involvement in the conspiracy and justifies such a sentence.
There is an ongoing campaign of support related to this case, all the infos can be found on www.blackmail3.org
This is the address to write Debbie in prison:
Debbie Vincent A5819DEHMP
Bronzefield – Woodthorpe Road
Ashford Middlesex TW15 3JZ
United Kingdom
On the 18th of may 2012, in England, four people were arrested, this time as a consequence of a protest against a supplier of HLS; and charged with braking SOCPA Laws 145 and 146. All of them were released with restrictions; such as being prohibited from participating in demos and protests. They were forced to reside at a specific address as well. On the 17th of January 2013 the same four people plus two more were arrested again with the charge of “conspiracy in order to commit SOCPA 145 and 146”. Obviously this seems absurd: how is it possible to conspire in order to commit a crime for which they have already been accused and were awaiting trial?
These accusations refer entirely to episodes connected to the SHAC Campaign and happened between October 2011 and June 2012. The majority of them are protests that one or more of the accused have attended. After being interrogated, all six were released with restrictions and prohibited from communicating with each other.
It’s important to mention the fact that compared to other repressive procedures against SHAC activists, in these cases there was no evidence that connected the people arrested with other direct actions or alleged “crimes”. During the interrogations the police mainly referred to public protests and demos.
In short, the English police is trying to demonstrate that a group of people that share one or more moments on the street during demos are actually committing a “conspiracy in order to commit a crime”, just by finding themselves in the same place and in the same time having ideas that are hypothetically alike.
The 7 people involved in this last case against the SHAC campaign will have to face a long trial which will start the 22nd September 2014 in London and they need our solidarity.
A website of support has been launched with lots of informations about the case: www.socpa7.org